Per omaggiare (e anche un pò per ammansuetire) la regina Insonnia sto traducendo alcune poesie di Ludmilla Radlova, una poetessa di Novosibirsk, Siberia. Ho appena finito "I locali notturni di Omsk" essendo una traduzione insonne non risponde ai criteri che governano il giorno e i suoi abitanti, ma sfocia nella libertà più svergognata (aggravata dal fatto che stò imenticando il russo alla velocità della luce!)
I locali notturni di Omsk
Possono essere molto diversi
Ma ad una certa ora hanno tutti lo stesso odore
E dovunque ti affezioni agli ultimi clienti
Finchè ci sono loro non devi cominciare a pulire
Ad certo punto della notte
si produce una grande calma
È in quel momento
Che possono arrivare delle infermiere
Che hanno finito il turno
Ad ubriacarsi
Sono loro le più belle
Quando se ne vanno
Comincia il giorno
Tutti i locali notturni di Omsk
Nelle notti di agosto
Sono pieni di viaggiatori
Tra loro i miei preferiti
sono le coppie di innamorati
se si amano veramente non creano problemi
e mi piace il loro bisbigliare
Ma ci sono dei suoni che sono un vero sballo
Per esempio
Quando gli uccelli
Alla fine del buio
Cantano col megafono
A chi è gentile
E lascia una buona mancia
Gli auguro tutto il bene.
Che bello, rileggere una poesia di Ludmila Radlova, dopo tanti anni… Ho perso, molto tempo fa, chissà dove, una sua raccolta di poesie, il libro a me più caro…
Io avevo la raccolta ‘Supremi Oblii’ hai anche tu quella? Potresti riportarmi la poesia ‘La borsa vuota di Marija Fёdorovna’? Mi piacerebbe tanto rileggerla…
Un bacio.
“…E dovunque ti affezioni agli ultimi clienti
Finchè ci sono loro non devi cominciare a pulire…”
la trovo una dolce metafora della vita. dovresti tradurne ancora, greta…di questi tempi è così difficile leggere dei bei versi. complimenti, a te e alla poetessa!